Verso la fine degli ’80 il Black nationalism aumentava la sua influenza sul rap, e la moda , anche i capelli attingevano sempre di più alle influenze della tradizione africana. I pantaloni larghi divennero popolari grazie a rapper che amavano ballare come MC Hammer. Il fez, il Kufi, i dreadlooks, e l’abbigliamento di color verde, nero e rosso divennero anche loro popolarissimi grazie ad artisti come Queen Latifah, KRS-One, Public Enemy, e l’X-Clan.
Nei primi anni ’90, alcuni rapper come The Fresh Prince, Kid ‘n Play, e Left Eye dei TLC, promossero uno stile più pop indossando cappellini da baseball e vestiti vivaci e fluorescenti mentre i Kris Kross stabilirono il verso con cui indossare gli abiti: al contrario.
La stipulazione nel 1984 del contratto tra Nike e quello che sarebbe diventato una star assoluta del basket, Michael Jordan puo essere considerato come il punto di svolta nella partita con la rivale Adidas. Così la Nike si attestò a leader del mercato urban street wear sneaker dalla metà degli ’80 alla metà dei ’90.
Gli elementi che possono essere considerati la base di un abbigliamento street wear moderno sono essenzialmente questi: jeans larghi portati bassi, catene d’oro o di platino (uno snake d’argento in Italia), felpa o maglietta XXXL (da noi basta l’ XL), scarponi o un paio di sneakers.
La linea Special Denim di Drica Dias si ispira allo street wear.